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Autore LA SAMARITANA di Kim Ki-duk
kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 29-12-2005 16:15  
quote:
In data 2005-07-12 15:31, paolo14 scrive:
quote:
In data 2005-06-27 11:25, Cronenberg scrive:
Mi sembra impossibile che dopo un capolavoro come "Primavera, estate, autunno, inverno.. e ancora primavera" ed un film notevole come "Ferro3" non si parli del miglior film di Kim Ki-duk, giunto nelle sale da qualche settimana. "La samaritana" è un film narrativamente perfetto, poetico e simbolico, una grande opera targata Ki-duk.
Cercherò di scriverne appena ho tempo, intanto chi ha qualche opinione in merito la esponga subito.




Ma quanti cazzo di film fa questo qua?...
E soprattutto, come diamine riesce a produrre tre, quattro opere d'arte sublimi nel giro di così pochi anni?




perchè li gira in fretta e furia e si vede pure
_________________
http://trifo.blogspot.com

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 29-12-2005 16:18  
Mi sembra un giudizio parziale...

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 05-02-2006 22:41  
LA SAMARITANA (ovvero la necessità del perdono ovvero l'errata elaborazione del lutto)
ATTENZIONE SPOILER
Dopo le acclamazioni oceaniche di Ferro3, Kim Ki Duk si scrolla di dosso opportunamente un po’ di fans (ci riuscirà meglio con L’Arco 2005) girando un film totalmente diverso e con (udite!udite!) molti dialoghi.
Stavolta il blocco narrativo è diviso in tre tronconi che però dovrebbero rappresentare i tre punti di vista dei protagonisti: Jae-yeong ragazzina che si prostituisce, Yeo-jin amica del cuore che ne prenderà letteralmente il posto e Young-Q, padre di quest’ultima, detective che scopre la doppia vita della figlia e decide di vendicarsi. In realtà nel primo blocco si sente forte l’influenza della Samaritana che però nei blocchi narrativi successivi va man mano perdendo di importanza di fronte alla espansione del personaggio del padre detective che diventa fulcro centrale e motore di tutto il film (grandissima la prova del’attore Lee Uhl).

1°Blocco VASUMITRA.
Questa prima parte è caratterizzata dal grande sentimento d’amore di Yeo-ji per l’amica che si prostituisce, Jae-yeong Vasumitra. Quest’ultima lo fa per divertimento e anche per missione (Vasumitra rende gli uomini che incotra più buoni) e l’amica pur di poterle stare vicino e seguirla in ogni passo decide di fare da “pappona” intascando lei i soldi dei clienti per un ipotetico viaggio a due in Europa. In realtà sembra più una scusa per tenere il suo amato oggetto del desiderio vicino a sé, coprendo un enorme vuoto affettivo che Yeo-ji si porta dal momento della morte della madre.
Si colma questo vuoto con un legame affettivo morboso, quasi maniacale. Ma il fantasma di una unità familiare sembra aleggiare sulle due protagoniste (bellissima la scena di loro a cavalcioni sul muretto con le statue di fianco a rappresentare padr madre e figlia). L’intimità che si viene a crerare tra le due è davvero intensa ed è ben evidenziata dalla scena del bagno in cui le due si purificano delle macchie lasciate loro dal mondo, strofinando bene con le spugne le loro pelli delicate.
2°Blocco SAMARIA
La morte accidentale (ma sembra più un suicidio) di Jae-Jeong sembra innescare nell’amica amante Yeo-ji un processo di identificazione ed espiazione, come se l’annullamento della propria identità coincidesse con una nuova nascita e con una necessità di redenzione. La Samaritana Yeo-yi andrà a letto con tutti gli antichi clienti di Jae-Jeong per restituire loro i soldi. Insomma una operazione di cancellazione del debito morale e del senso di colpa per la morte dell’amata e in più l’accettazione delle brutture del mondo con placida rassegnazione.
3°Blocco SONATA
Dal momento in cui Young Q scopre la prostituzione della figlia inizia una sorta di inseguimento che contiene in sé l’insicurezza di chi vede crollarsi il mondo addosso e l’aggressività da giustiziere vendicatore. Il mondo spirituale in cui credeva il detective crolla miseramente con tutte le buone parabole e gli esempi di santità (Madre Teresa).L’episodio in cui Young Q arriva fino a casa di uno dei clienti della figlia e lo aggredisce verbalmente e fisicamente causandone il suicidio mostra il contrasto tra una vita normale di facciata e la possibilità di cedere all’istinto praticando sesso con una minorenne. La consapevolezza della dualità diventa orrore e si conclude con l’autosoppressione. Ma Young Q esagera e addirittura arriva a uccidere con le proprie mani (in una delle scene più cruente del film) un altro cliente della figlia. Il vuoto affettivo di Young Q non può essere colmato dalla visita alla tomba della moglie insieme alla figlia. C’è un senso di irreparabilità nel finale di questo film, il padre può insegnare alla figlia a guidare, ma non può evitare che ella si impantani e si allontani da lui per sempre. Il padre seppellisce metaforicamente la figlia. La figlia deve imparare a fare i conti con una nuova assenza, quella del padre che si costituisce per il delitto commesso.
Ma adesso chi ci toglie dai guai? Chi ci mette le cuffie in testa per svegliarci?
La vita è questa perenne elaborazione di un lutto.


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"You are the truth, not I"

[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizo il 05-02-2006 alle 22:47 ]

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EricDraven

Reg.: 02 Lug 2005
Messaggi: 22547
Da: genova (GE)
Inviato: 05-02-2006 23:04  
DICE IL REGISTA:

" Questo è un film religioso. Ogni essere umano può fare uno sbaglio e commettere dei peccati, ma non sta a noi giudicarlo. Tutto quello che dovremmo fare è perdonare e capire, questo è l'argomento principale di Samaria. Ci sono circa 600.000 giovani prostitute in Corea, e circa 600.000 padri di prostitute che comprano sesso da altre figlie. Perciò non si tratta di una semplice relazione criminale/vittima. Tutti sono complici in questo crimine. In Corea, se seguite le notizie alla televisione, i fatti sono praticamente sempre riportati in questa maniera: gli uomini che sono colpevoli sono rappresentati come degli esseri diabolici, mentre le donne sono trattate come povere vittime innocenti. Alcuni uomini si sono suicidati a causa di questi scandali. Nel mio film ho voluto interpretare tutto ciò in modo diverso. Ho cercato di restituire le ragioni che hanno spinto questi uomini ad agire in un certo modo e a mostrare meno le donne come vittime. "

tratto da "Kim Ki-Duk" di Vittorio Renzi (intervista a CinEmpire)
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Da triste, apro il water

IO E LE DROGHE

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 05-02-2006 23:11  
La necessità del perdono ma anche direi l'accentuazione del gap generazionale padre figlia. Il padre sicuramente perdona la figlia ma è costretto ad immolarsi e lasciarla sola. La violenza della sua reazione ha causato danni irreparabili.
Il pentimento è la sua confessione.
Ma il finale non mi sembra molto consolatorio.
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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-02-2006 00:36  
quote:
In data 2006-02-05 23:11, Schizo scrive:

Ma il finale non mi sembra molto consolatorio.




a me è sembrato solamente insulso.
in effetti è un peccato che Kim abbia rovinato un ottima prova di cinema con quelle insulse righe gialle e con la sconcertante metafora della prova di guida.
peccato davvero...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-02-2006 02:35  
quote:
In data 2006-02-06 00:36, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2006-02-05 23:11, Schizo scrive:

Ma il finale non mi sembra molto consolatorio.




a me è sembrato solamente insulso.
in effetti è un peccato che Kim abbia rovinato un ottima prova di cinema con quelle insulse righe gialle e con la sconcertante metafora della prova di guida.
peccato davvero...



MI permetto di dissentire però ripromettendomi di rivedere il film...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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pkdick

Reg.: 11 Set 2002
Messaggi: 20557
Da: Mercogliano (AV)
Inviato: 06-02-2006 03:16  
a me quelle righe gialle sono sembrate favolose...
mi sono commosso, ma proprio di brutto.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-02-2006 03:22  
Tutta la sequenza finale nell'acqua è stuggente.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-02-2006 03:58  
dai su, passi per la sequenza onirico/metaforica dove il padre sotterra la figlia, ma non è che ogni cosa scappi dall'orifizio anale di Kim-Ki-Duk debba essere considerata come oro.
il finale in puro stile ACI-beach è, non dico vomitevole (una certa originalità e follia gli vanno comunque imputate), ma perlopiù inutile e poco significativo...
...è solo che i vostri occhi ancora affascinati dal ricordo di Bin-Jip vi impediscono di accorgervene con semplice oggettività.

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 06-02-2006 09:28  
quote:
In data 2006-02-06 00:36, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2006-02-05 23:11, Schizo scrive:

Ma il finale non mi sembra molto consolatorio.




a me è sembrato solamente insulso.
in effetti è un peccato che Kim abbia rovinato un ottima prova di cinema con quelle insulse righe gialle e con la sconcertante metafora della prova di guida.
peccato davvero...



il finale è la cosa migliore del film
non tanto per la facile metafora della guida ma per come è immaginato , girato e per l'intensità delle emozioni che trasmette.
se c'è una parte debole nel film è la prima parte prima che la ragazza muoia.

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 06-02-2006 10:24  
Il finale è uno dei più toccanti del cinema di Kim.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 06-02-2006 11:33  
quote:
In data 2006-02-06 03:58, 13Abyss scrive:
dai su, passi per la sequenza onirico/metaforica dove il padre sotterra la figlia, ma non è che ogni cosa scappi dall'orifizio anale di Kim-Ki-Duk debba essere considerata come oro.
il finale in puro stile ACI-beach è, non dico vomitevole (una certa originalità e follia gli vanno comunque imputate), ma perlopiù inutile e poco significativo...
...è solo che i vostri occhi ancora affascinati dal ricordo di Bin-Jip vi impediscono di accorgervene con semplice oggettività.



Caro Abysso, a dire il vero pensai subito alla prima visione che quella metafora fosse un po' troppo esplicita, scontata, però, è sul filo dell'unità espressiva e poetica che si gioca la partita.

"Gli dei con buona grazia tollerano, ed anzi ai principi consentono quel che nella plebea teppa condannano."

Buckhurst "Tragedia di Ferrex e Porrex"



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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 06-02-2006 alle 11:35 ]

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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 06-02-2006 14:52  


Oops.. tutte le volte che metto mouse in tutto cinema mi sento di troppo.
Scusate il disturbo.
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Save the cheerleader, save the world

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-02-2006 15:12  
quote:
In data 2006-02-06 11:33, AlZayd scrive:


"Gli dei con buona grazia tollerano, ed anzi ai principi consentono quel che nella plebea teppa condannano."
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 06-02-2006 alle 11:35 ]



a maggior ragione perchè si tratta di Kim Ki Duk si dovrebbe essere più critici nel giudicare, o meno intellettualmente "esprimere un parere", riguardo alle sequenze finalidel film.
ad essere sincero, ho trovato proprio l'unità espressiva la vera pecca di quest'opera. a differenza di altri film del regista, la combinazione fra realismo e stato onirico non è reso alla perfezione: il secondo timbro compare solo sul finale, lo introduce, creando però confusione proprio sul piano dell'unità, non solo espressiva ma anche narrativa.
quelle strisce gialle inducono a concentrare l'attenzione solamente sull'aspetto figurativo (come se ci si trovasse di fronte alle peggiori inquadrature di Greenaway... e qui, Alzayd, ti potresti inalberare...), peraltro intriso di facile simbolismo e vacuità di intenti. ci si ritrova, quindi, ad assistere ad un brusco calo nella coerenza espressiva e nell'intensità dell'opera, fino ad allora incentrata unicamente sul freddo realismo, che devia il sentiero comunicativo su tragitti totalmente estranei al resto dell'opera.
eppure il regista coreano era riuscito a fondere l'onirico al reale alla perfezione in Bad Guy...
ecco, riguardatevi quel film, il suo finale anch'esso "acquatico", e potrete notare come riesca ad assumere una perfetta coerenza con l'intera struttura dell'opera...
per carità, sia ben chiaro che sono ben lungi dallo screditare La Samaritana, che si è rivelato comunque un ottimo film, ben superiore alla media mondiale, ma lontano da altre vette raggiunte dal regista...

[ Questo messaggio è stato modificato da: 13Abyss il 06-02-2006 alle 15:13 ]

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